Calcio
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La vergogna del Napoli non finisce mai
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 21.04.2024)
Vergogna senza fine. Il Napoli perde a Empoli (0-1), beccato dopo quattro minuti dal gol di testa di Cerri, e per novanta minuti, recupero compreso, non riesce a racimolare neanche un misero pareggio.

Cede su tutto il fronte una squadra senza anima e gioco, sopraffatta dalla corsa continua degli empolesi, che raccolgono tre punti-salvezza con pieno merito.

Il 72 per cento di possesso-palla, con un solo tiro in porta, sottolinea la confusione e l’inefficacia del gioco azzurro. Nel primo tempo, un Empoli animoso ha tenuto in scacco il Napoli con buon qualità. Nella ripresa, la squadra toscana ha difeso in massa senza troppo affanno di fronte a un avversario approssimativo.

La difesa azzurra, con Ostigard e Juan Jesus centrali, Di Lorenzo e Natan sulle fasce, ha ceduo subito. Fazzini si è giocato Natan e Gyasi ha saltato Juan Jesus per il cross sul quale ha svettato Cerri (1,94) davanti agli imbambolati Di Lorenzo e Lobotka. Un tiro, un gol per i toscani.

Di fronte al dinamismo dei centrocampisti empolesi il centrocampo del Napoli è andato in tilt per tutto il primo tempo. Nicola ha vinto la partita sul piano tattico, i suoi giocatori l’hanno vinta con una prestazione attenta, generosa, irriducibile.

Politano chiuso da Luperto e dal raddoppio di Pezzella. Osimhen (una sola conclusione, 30’, una rovesciata morbida nelle mani di Caprile) mai in partita, sovrastato sul gioco alto da Walukievicz. Ha tentato qualcosa Kvaratskhelia girando su tutto il fronte offensivo, ma all’attivo un solo tiro pericoloso (67’ Caprile in corner).

Ma era un attacco mai sostenuto dal centrocampo. Lobotka errante, castigato dal suo marcatore, il giovane Cambiaghi, il migliore degli empolesi, che sfiorava due volte il raddoppio (35’ palo esterno, 39’ di poco fuori) e faceva ammonire Juan Jesus. Senza nerbo Anguissa, inconcludente Zielinski.

Calzona incartato da Nicola. Mosse astute del tecnico piemontese. Gyasi su tutta la fascia, in controllo su Kvaratskhelia col raddoppio di Pazzini e incursore pericoloso che mandava in crisi Natan. Bereszynski rompeva la linea difensiva per opporsi a Zielinski. Per Osimhen bastava Walukiewicz.

Il dinamismo di Cambiaghi mandava in tilt l’intera difesa azzurra. Cerri, preponderante nel gioco aereo, ha premiato la scelta di Nicola. Il centravanti si è poi arreso a un fastidio muscolare della gamba destra cedendo il posto al senegalese Niang (20’).

Il gran lavoro di Fazzini, Grassi, Maleh ha oscurato il centrocampo napoletano per tutta la prima parte della gara. L’Empoli rivaleggiava anche in qualità tecnica con gli azzurri, poco reattivi da arrivare in ritardo sulle seconde palle.

Nella ripresa, non c’è stato il crollo dell’Empoli dopo le grandi energie spese nel primo tempo. La partita è passata (inutilmente) nei piedi del Napoli. I toscani sono arretrati, nove dietro la linea della palla, però mai buttandola via. La scena toccava al Napoli.

Mazzocchi entrava per Natan a inizio di ripresa e c’era più vigore sulla fascia mancina degli azzurri. Durante il primo tempo s’erano scaldati Ngonge, Lindstrom, il giovane D’Avino, poi gli altri nella ripresa a riprova della confusione totale del Napoli in capo e in panchina.

Il pressing a tutto campo dell’Empoli stringeva il Napoli in una morsa insuperabile. Di Lorenzo godeva della maggiore libertà, ma era confuso dal suo precario stato di forma. Saliva di tono Lobotka senza incidere. Davanti a Caprile c’era una muraglia insuperabile.

Nel gioco stretto del Napoli avevano la meglio gli empolesi che raddoppiavano in zona-palla. Calzona cercava maggiori ispirazioni all’attacco con Ngonge per Politano e Raspadori per Kvaraskhelia (72’) schierando forze fresche sugli esterni senza risultati apprezzabili.

Nicola attento a rinvigorire il centrocampo con Zurkowski per Fazzini e Cancellieri per Cambiaghi (70’). Erano mosse più ragionate rispetto agli inserimenti azzurri.

Il tecnico dell’Empoli attentissimo nella difesa del risultato. Nel finale, col Napoli tutto nella metà campo toscana, rafforzava gli argini col neozelandese Cacace per Pezzella e Bastoni per Grassi (82’). L’Empoli era squadra, il Napoli un manipolo di avventurosi.

Calzona finiva con quattro attaccanti Ngonge, Simeone (dall’88’ per Anguissa), Osimhen e Raspadori. Ma non s’è più tirato in porta dopo il tentativo di Kvaratskhelia al 67’, l’unica vera conclusione del Napoli.

Decima sconfitta, la metà fuori casa, classifica sempre più umiliante, lontani gli azzurri (scavalcati dalla Lazio) da ogni scena europea.

EMPOLI-NAPOLI 1-0 (1-0)

NAPOLI (4-3-3)
: Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Juan Jesus, Natan (46’ Mazzocchi); Anguissa (88’ Simeone), Lobotka, Zielinski; Politano (72’ Ngonge), Osimhen, Kvaratskhelia (72’ Raspadori).

EMPOLI (3-4-2-1)
: Caprile; Bereszynski, Walukiewicz, Luperto; Gyasi, Grassi (82’ Bastoni), Maleh, Pezzella (82’ Cacace); Fazzini (70’ Zurkowski), Cambiaghi (70’ Cancellieri); Cerri (20’ Niang).

ARBITRO
: Manganiello (Pinerolo).

RETI
: 4’ Cerri.
20/4/2024
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